Al G&G Stadium si è vissuto un pomeriggio da Centese, di quelli che rafforzano il legame tra squadra, città e territorio. Oltre 700 tifosi, tra cui tantissimi bambini, ragazzi e famiglie, hanno trasformato lo stadio in un tripudio di biancoazzurro, in una giornata che ha unito calcio, tradizione e Carnevale.
A rendere ancora più speciale l’atmosfera, la straordinaria coreografia dei Ragazzi del Guercino, presentata dal portavoce Paolo Matli, con la partecipazione attiva delle responsabili Monica Tusciano e tutta la famiglia Govoni, che hanno regalato un momento di grande impatto emotivo, ribadendo il legame profondo tra la Centese e la sua comunità.
La giornata è iniziata nel migliore dei modi, con il pranzo dell’annata 2013, un evento che ha visto oltre 60 persone tra bambini, genitori e nonni riunirsi in un clima di festa e appartenenza. Tra gli ospiti d’eccezione, anche le autorità comunali Edoardo Accorsi, Vito Salatello e Filippo Taddia, la famiglia Guglielmino, main sponsor della Centese, affiancata da tanti altri partner commerciali, che hanno dimostrato, ancora una volta, di credere profondamente nel progetto biancoazzurro. La loro presenza, il loro supporto costante, non sono solo un segnale di fiducia, ma la testimonianza concreta di quanto la Centese sia un modello virtuoso di sport e territorio, un punto di riferimento che va ben oltre il calcio giocato.
All’ingresso dello stadio, il merchandising ufficiale della Centese ha accolto i tifosi, mentre un gesto simbolico come la distribuzione di mimose ha reso l’atmosfera ancora più speciale.
Sugli spalti, oltre ai tanti tifosi e sostenitori, erano presenti anche Carlotti di Zona D, Mirko Mariotti di Passione Dilettanti, il direttore sportivo dello Zola Predosa Simone Paselli, il responsabile del settore giovanile dell' anno 2017 e vecchia gloria Federico Farolfi e tanti altri. Tutti amici che hanno vestito con orgoglio la maglia della Centese e che continuano a essere parte di questa grande famiglia.
Ma il vero spettacolo è stato il tifo incessante: tutte le annate del settore giovanile si sono ritrovate in curva e hanno cantato per tutta la partita, affiancando il sostegno del gruppo organizzato dei Boys, guidati dai lanciacori Alessio e Davide, che con la loro energia hanno trasformato il G&G Stadium in una vera bolgia biancoazzurra.
E tra i momenti più emozionanti della giornata, c'è stato sicuramente quello che ha visto i nostri bambini raccogliere gli autografi dei giocatori. Con fogli e taccuini in mano, si sono lanciati alla ricerca dei loro beniamini, con gli occhi pieni di ammirazione e il sogno, un giorno, di poter calcare lo stesso campo e indossare quella maglia con lo stesso orgoglio. Per loro, questi giocatori sono già idoli, esempi da seguire, anche se la categoria non è ancora tra i professionisti.
Sul campo, la partita non ha deluso le aspettative. Il Valsanterno passa in vantaggio con Bali, ma la Centese risponde subito con Bonvicini, che riporta il match in equilibrio nel primo tempo. Nella ripresa, il Valsanterno colpisce ancora con Tonini, ma il finale è da brividi. Quando il cronometro segna il 94° minuto, Bonvicini lascia partire un missile da 20 metri, un colpo secco, preciso, che si infila sotto la traversa. Lo stadio esplode, la curva impazzisce, la Centese c’è.
Un pareggio giusto per quanto visto sul campo, tra due squadre che non molleranno di un centimetro fino alla fine del campionato per conquistare un posto nei play-off. Ma oltre il risultato, resta un pomeriggio che ha fatto vibrare il G&G Stadium, un’altra giornata in cui la Centese ha dimostrato di essere più di una squadra: è una famiglia, è una comunità, è il simbolo di una città intera.
Infine, un ringraziamento speciale va a chi, con dedizione e impegno costante, rende tutto questo possibile: i nostri volontari. Un applauso a Vitina Pagano, responsabile dell’accoglienza, che con professionalità e passione accoglie ogni tifoso come se fosse a casa, e a Sebastiano, Giorgio, Remido, Ivan, Loredana e Alex, che con il loro impegno incessante dimostrano ogni giorno quanto amore e quanta solidarietà ci sia dietro il progetto Centese. Persone che non cercano visibilità, ma che con il loro lavoro prezioso fanno sì che ogni partita sia un’esperienza speciale per tutti.
Avanti Biancoazzurri, il sogno continua.